CONSOB – Approccio macroprudenziale alle gestioni patrimoniali

In data 15 aprile, la CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) ha pubblicato sul suo sito internet un comunicato stampa adottato di concerto con la Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV – Spagna), l’Autorité des marchés financiers (AMF – Francia) e la Finanzmarktaufsicht (FMA – Austria) riguardante l’approccio macroprudenziale alle gestioni patrimoniali in vista della prossima consultazione che la Commissione Europea terrà in materia.

All’interno del comunicato, le Autorità informano che negli ultimi anni si sono occupate dei rischi derivanti dall’intermediazione finanziaria non bancaria (Non-Bank Financial Intermediation), in quanto è aumentata la quota relativa che tali rischi ricoprono nel sistema finanziario globale. Le preoccupazioni riguardano anche i potenziali effetti negativi che tali rischi possono generare per l’economia reale.

Le Autorità sottolineano che la normativa necessaria per affrontare i rischi delle gestioni patrimoniali deve tener conto delle loro caratteristiche specifiche. In particolare, le Autorità intendono concentrarsi in via prioritaria sulle caratteristiche delle gestioni patrimoniali che generano eccessiva volatilità dei prezzi e stress di liquidità.

A tal proposito, le Autorità hanno individuato cinque priorità

  • A breve e medio termine:
  1. garantire un’ampia disponibilità e un maggiore utilizzo degli strumenti di gestione della liquidità in tutti i tipi di fondi aperti;
  2. vietare la contabilizzazione a costi ammortizzati dei fondi comuni del mercato monetario, in quanto risulta dannosa per la stabilità finanziaria;
  3. prevedere stress test sistematici volti a comprendere meglio le vulnerabilità di ciascun gruppo di gestione patrimoniale e le sue interconnessioni con altri partecipanti al sistema finanziario;
  • A lungo termine:
  1. introdurre un approccio di vigilanza realmente consolidato per ciò che concerne i grandi gruppi di gestione patrimoniale transfrontalieri;
  2. creare un data hub integrato e condiviso dalle autorità di vigilanza dei mercati e dalle banche centrali, che risponda alle esigenze di entrambi, sia per quanto concerne la vigilanza quotidiana che gli esercizi di stress-test.