Considerations For Future Ivass Regulatory Interventions In Life Products

On 12 December 2021, IVASS published Discussion Paper No. 1 of 2022 on the Preliminary Considerations for future regulatory interventions by IVASS on life products.

The Considerations, as indicated above, start from the requests for adjustment of ISVAP Regulation No. 38/2011, as amended by Measure No. 68/2018, which allows undertakings to provide for methods of determination of the average rate of return of separate asset management schemes that take into account the allocation of net capital gains realised in a specific “profit fund”.

However, in light of the provisions of the aforementioned Regulation, contracts to which two different rules for determining the average rate of return apply may coexist in the same separate management scheme.

In adopting the 2018 reform, IVASS intended to provide for this possibility, with regard to pre-existing segregated funds, for new contracts only.

Well:

  • The Institute is reflecting on the appropriateness of intervening on the discipline of Regulation 38/2011 to allow the use of the profit fund and the consequent methods of calculation of the average rate of return of the separate management also for ongoing contracts.
  • For the modification to be feasible, it would in any case be necessary to obtain the express consent of the contracting party to which the existing contractual relationship belongs. The modification of the contractual conditions proposed by the company would therefore be effective only for the policyholders who explicitly agree to it.
  • For those who, otherwise, deny their consent or do not express their opinion on the proposal, the contractual terms and conditions previously signed will continue to apply.
  • The Institute is paying particular attention to examining the conditions whose existence is considered necessary for the transaction to be carried out, in order to introduce adequate safeguards to protect the informed choice of the insured party.

Content and determination of the demographic guarantee of class III products.

Article 5 of the draft Regulation submitted for consultation pursues the objective of assigning importance, as a component characterising class III insurance products, to the coverage of demographic risk, through the identification of the relative guarantee.

The Institute is assessing the advisability of pursuing the objective of enhancing in the sectoral system the assumption by the company of the demographic guarantee, alongside the contractual service of a financial nature.

Based on assessments:

  • The company should take into account a series of relevant parameters to identify the insured capital in the event of death, according to an assessment of appropriateness with respect to the amount of the premium paid, the age of the insured, the duration of the contract and to determine this capital as a rate of the premium paid net of expenses. Following this approach, a possible regulatory provision could require companies to determine the “insured capital in the event of the death of the insured as a significant percentage of the premium paid net of expenses”.
  • In the event of the death of the insured, the company would have to recognise an appropriate increase in the value of the investment, fixed in advance in the contract.
  • A possible regulatory provision could require undertakings to “pay out, in the event of the death of the insured, a capital sum at least equal to the higher value between the insured capital referred to in point 1 and the value at the time of the insured’s death:
    – of the units for unit-linked policies increased by an appropriate percentage of the value of the units;
    – of the share index or of the other eligible reference values for index-linked policies increased by an appropriate percentage of the value of the index or of the other reference values.

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CONSIDERAZIONI AI FUTURI INTERVENTI REGOLAMENTARI DELL’IVASS IN MATERIA DI PRODOTTI VITA

In data 12 dicembre 2021, l’IVASS, ha pubblicato il Documento di Discussione n. 1 del 2022 relativo alle Considerazioni prodromiche ai futuri interventi regolamentari dell’IVASS in materia di prodotti vita.

Le considerazioni, come sopra indicate, partono dalle istanze di adeguamento del Regolamento ISVAP n. 38/2011, come modificato dal Provvedimento n. 68/2018, che consente alle imprese di prevedere modalità di determinazione del tasso medio di rendimento delle gestioni separate che tengano conto dell’accantonamento delle plusvalenze nette realizzate in un apposito “fondo utili”.

Alla luce delle disposizioni recate dal Regolamento su citato, peraltro, in una medesima gestione separata possono coesistere contratti ai quali si applicano due diverse regole di determinazione del tasso medio di rendimento.

L’IVASS nell’adottare la riforma del 2018 ha inteso prevedere tale possibilità, con riguardo alle gestioni separate preesistenti, per i soli nuovi contratti.

Ebbene:

  • L’Istituto sta riflettendo sull’opportunità di intervenire sulla disciplina del regolamento 38/2011 per consentire l‘utilizzo del fondo utili e delle conseguenti modalità di calcolo del tasso medio di rendimento della gestione separata anche per i contratti in corso.
  • Per la realizzabilità della modifica sarebbe, in ogni caso, necessario acquisire il consenso espresso del contraente cui fa capo il rapporto negoziale in essere. La modifica delle condizioni contrattuali eventualmente proposta dall’impresa avrebbe, dunque, efficacia solo per i contraenti che vi aderiscano esplicitamente.
  • Per coloro che, diversamente, negassero il consenso o non si esprimessero sulla proposta continuerebbero a restare valide le condizioni contrattuali a suo tempo sottoscritte.
  • L’Istituto sta ponendo particolare attenzione all’esame delle condizioni, la cui sussistenza debba ritenersi necessaria per l’effettuazione dell’operazione, al fine di introdurre presidi adeguati a tutela di una scelta consapevole dell’assicurato.

Contenuto e determinazione della garanzia demografica dei prodotti di ramo III.

L’articolo 5 dello schema di Regolamento posto in consultazione persegue l’obiettivo di assegnare rilevanza, quale componente caratterizzante i prodotti assicurativi di ramo III, la copertura del rischio demografico, mediante l’identificazione della relativa garanzia.

L’Istituto sta valutando l’opportunità di perseguire l’obiettivo di valorizzare nell’ordinamento settoriale l’assunzione da parte della compagnia della garanzia demografica, accanto alla prestazione contrattuale di natura finanziaria.

Sulla base delle valutazioni:

  • L’impresa dovrebbe tenere in considerazione una serie di parametri rilevanti per l’individuazione del capitale assicurato in caso di decesso, secondo una valutazione di congruità rispetto all’ammontare del premio versato, all’età dell’assicurato, alla durata del contratto e a determinare tale capitale come aliquota del premio versato al netto delle spese. Seguendo tale impostazione, una possibile previsione regolamentare potrebbe richiedere alle imprese di determinare il “capitale assicurato in caso di decesso dell’assicurato come percentuale significativa del premio versato al netto delle spese”.
  • L’impresa dovrebbe riconoscere, in caso di decesso dell’assicurato, una adeguata maggiorazione del controvalore dell’investimento, prefissata nel contratto.
  • Una possibile previsione regolamentare potrebbe richiedere alle imprese di “liquidare in caso di decesso dell’assicurato un capitale almeno pari al maggior valore tra il capitale assicurato di cui al punto 1 e il valore al momento del decesso dell’assicurato:
    – delle quote per le polizze unit linked maggiorato di un’adeguata percentuale del valore stesso delle quote;
    – dell’indice azionario o degli altri valori di riferimento ammessi per le polizze index linked maggiorato di un’adeguata percentuale del valore stesso dell’indice o degli altri valori di riferimento.

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